Carlos Pulido - Arte

jueves, 17 de mayo de 2012






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domingo, 13 de mayo de 2012


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lunes, 7 de mayo de 2012


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Madre Urbe

Questo lavoro inizia con un processo di analisi (strutturale, bio-psico-sociale) dell'ecosistema del Centro Storico di Lima che appartiene al mio tema creativo dal 2002. Proprio in quell'anno presentai la mia prima mostra personale dal titolo "No Mast Urbe" nel Centro Culturale "El Averno" di shred Quilca.

Nel corso degli anni, questo processo mi ha portato a riflettere sulle seguenti variabili:

1. NOSTALGIA URBANA

L'esperienza di essere un cittadino (come è stato il mio caso da oltre 30 anni) nel Centro storico di Lima, zona iper popolata durante il giorno, durante le ore di lavoro per esempio, ed in cui la sera rimangono solo quelli che non hanno un posto dove ritornare, in quanto essi stessi appartengono a questa parte di città.


2. MADRE URBE

L' influenza del contesto menzionato nella formazione del profilo psicologico del residente nato. Che cosa significa nella vita di un 'centrolimeño' essere cresciuto senza parchi, senza il 'piccolo stadio di calcio' del quartiere, senza fauna né aria pura, senza un istante di silenzio assoluto, ecc?

Allo stesso modo, affrontare le implicazioni di crescere circondato dal cemento, smog, caos, la violenza, l'insicurezza e la sporcizia.


3. CARTOLINE

Gli usi e costumi nella convivenza urbana. Si includono in questo concetto le immagini tipiche della zona e dei paradossi di 'adattamento' alle situazioni umane che in un altro
contesto sarebbe di estrema attenzione, sempre in termini relazionali. Esempi:
Una donna indigente che picchia selvaggiamente e impunemente la sua bambina di 2 anni nella via “jiron de la union” nell’ora di maggior transito umano. Tutti seguono la sua strada ... Un uomo di 45 anni che urina in “Piaza San Martin” il Lunedi a mezzogiorno, ecc.



In questo processo, io estraggo una serie di 'sintesi visive' che si mostrano in primo luogo attraverso le immagini e moduli integrati per la produzione di esamblados su carta riciclata. Utilizzando la tecnica della cartapesta e alcune varianti, installerò nello spazio (sia fisico che concettuale) i suddetti moduli il cui materiale originale è il giornale.

Le immagini e i contenuti inviteranno lo spettatore alla riflessione e l'esercizio di autocritica, facilitati dalla interazione diretta con i pezzi che comporrano l'opera.

Tecnica e il materiale

I vecchi giornali e riviste sono i materiali principali di questa opera e lo compongono per circa il 95%.

Il valore del materiale non è solo il reciclaggio propriamente detto. Si tratta di una

componente onnipresente nel visuale e nel sociale in molti livelli.
Il riciclaggio e il suo messaggio sono inclusi nell’essenza chimica del materiale, è la sua composizione molecolare. Tuttavia 'el periodico' è il simbolo misto e polivalente per eccellenza che userò per la elaborazione della mostra.


Una città piena di rifiuti, che include la carta stessa, sparsa nelle strade e nelle discariche, una psicologia collettiva distorta e deviata a causa della violenza e della insensatezza dei loro proprietari, immagini e contenuti visualizzati senza pietà in ogni angolo. Una città di caos e disordine che vengono emulati da milioni di lettere e altri simboli mescolati sulle superfici delle figure e dei componenti della mostra.
Allo stesso modo accade con l’occasionale e casuale contenuto violento o agressivo delle parole, frasi o immagini riuscirete a riconoscere.


Per ultimo mi soffermerò nello spiegare il grigiore che accomuna tra il materiale e l’ambiente che si vuole rappresentare.

Datos personales

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carlos pulido
Carlos Pulido, artista plástico y educador. Ha participado hasta la fecha en 12 exposiciones colectivas en el extranjero entre EEUU., México, Alemania, Argentina, España y Portugal, siendo las más importantes: la exposición colectiva "Arte pela Paz” en Açores (2008) y la "XI Exposição Internacional de Artes Plásticas" de Vendas Novas (2005) en Portugal y como finalista en el "5è PREMI GRAVATOLOT.ORG" Ciutat D'Olot en España (2005). En nuestro país, participó también como co-organizador y curador del Festival Interdisciplinario "Lorca: Ojos humanos, exacto equilibrio de la melancolía" en el Centro Cultural de España (2005) y hasta la fecha ha realizado 5 exposiciones individuales: "No Mast Urbe" (2002), "Epicentro: donde viven los culpables" (2004), "Nuestras Cruces" (2007), “Subconsciencia Citadina” (2008) y “Paradero (Sé consciente pe varón…)” (2008). En mayo de 2012 fue uno de los tres ganadores del certamen "Arte In Situ" (Municipalidad de Miraflores) con su proyecto: Madre Urbe. Dicta talleres de Arte y Creatividad a niños jóvenes y adultos en instituciones diversas desde el año 2000. Fundador del proyecto CREADES Perú.
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Tema Sencillo. Imágenes del tema: gaffera. Con la tecnología de Blogger.